Su il sipario sul Teatro Stabile di Torino

La Fondazione CRT, oltre a rinnovare il proprio sostegno alla stagione dello Stabile, conferma il proprio contributo straordinario allo spettacolo inaugurale e all’iniziativa “Un posto per tutti”.

La Stagione 2022/2023 del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale propone un cartellone ricco e composito che affianca il repertorio più classico, affidato a registi e interpreti affermati che incontrano la più ampia partecipazione del pubblico, alla drammaturgia contemporanea con un ampio ventaglio di autori italiani ed europei. Un programma diversificato per soddisfare il fabbisogno culturale, la riflessione estetica e l’intrattenimento intelligente, che accanto a grandi maestri del teatro darà ampio spazio a giovani talenti emergenti e con uno sguardo sempre attento alle migliori proposte internazionali.

Al centro della nuova Stagione, come sempre, il progetto produttivo che avrà come suo fulcro l’attività creativa del direttore artistico Valerio Binasco a cui si affiancheranno quelle di Filippo Dini, regista residente dello Stabile, e quelle dei due registi associati Kriszta Székely e Leonardo Lidi. Completano questa squadra Alessandro Serra, artista poliedrico, e Gabriele Vacis, autore e regista dalla lunga e consolidata carriera.

Saranno 66 i titoli programmati in sede e in tournée, di cui 20 produzioni (9 nuove produzioni esecutive, 11 coproduzioni), 30 spettacoli ospiti 17 allestimenti per Torinodanza: questi i numeri della Stagione 2022/2023 del Teatro Stabile di Torino il cui progetto artistico triennale (2022/2024) è stato riconosciuto dalla Commissione consultiva del Ministero della Cultura al primo posto fra quella dei Teatri Nazionali e dei Teatri di Rilevante Interesse Culturale.

Valerio Binasco, dopo aver diretto, nella stagione che sta volgendo al termine, Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare e le due tragedie di Euripide Ifigenia e Oreste, presenterà in prima assoluta Dulan la sposa, lavoro inedito di Melania Mazzucco, e tornerà a Pirandello con Sei personaggi in cerca d’autoreFilippo Dini affronterà due titoli: Il crogiuolo, tra i testi meno rappresentati di Arthur Miller, e Agosto a Osage County di Tracy Letts, vincitore del Premio Pulitzer per questo dramma. Leonardo Lidi, classe 1988, curerà la regia de Il gabbiano di Anton Čechov e di Come nei giorni migliori di Diego Pleuteri, giovane promessa della drammaturgia italiana; sempre di Lidi verrà ospitato La signorina Giulia capolavoro di August Strindberg. La regista ungherese Kriszta Székely, dopo il successo di Zio Vanja, si cimenterà con Riccardo III di William Shakespeare che vedrà nuovamente protagonista Paolo Pierobon e porterà in scena a Torino il suo ultimo lavoro, Hedda Gabler di Henrik Ibsen. Alessandro Serra, dopo aver presentato La tempesta di Shakespeare a Klaipeda (Lituania), al Festival d’Avignon (Francia) e al Gdansk Shakespeare Theater Festival a Danzica (Polonia), nella Stagione 2022/2023 porterà il suo allestimento in tournée in Italia e nuovamente all’estero, mentre a Torino presenterà il suo spettacolo per l’infanzia: Il Principe MezzanotteGabriele Vacis metterà in scena una riscrittura dell’Antigone di Sofocle dal titolo Antigone e i suoi fratelli che vedrà protagonisti giovani attori formatisi alla Scuola dello Stabile.

Ampio ventaglio di proposte quello delle coproduzioni: graditi ritorni sono quelli di Roberto Andò con Ferito a morte di Raffaele La Capria; di Valter Malosti che dirigerà Lazarus del britannico Enda Walsh con le musiche di David Bowie; di Davide Livermore con Maria Stuarda di Friedrich Schiller; di Matthias Martelli diretto da Emiliano Bronzino in Dante fra le fiamme e le stelle.

L’attenzione alle realtà del territorio si conferma strategica per il Teatro Stabile e, oltre ai già citati Malosti e Livermore, nel cartellone saranno programmati Non è più tempo di uccidere da Beppe Fenoglio con la regia Giulio GragliaFine pena ora di Elvio Fassone diretto da Simone SchinoccaOtello di William Shakespeare diretto e interpretato da Jurji Ferrini. Infine Paola Rota metterà in scena Come tutte le ragazze libere della drammaturga bosniaca Tanja Šljivar.

A completare il nuovo cartellone, una ricca proposta di ospitalità realizzate da grandi artisti della scena italiana, attrici e attori che valicano con successo il confine tra palcoscenico e schermo; un ventaglio di proposte che nel solco della linea artistica della prossima Stagione rispecchiano il meglio delle proposte teatrali italiane.

Da diverse stagioni il Teatro Stabile ha ampliato le sue attività volte a rafforzare il proprio posizionamento internazionale, uno sviluppo che si prefigge di promuovere non solo in Italia, ma anche all’estero la reputazione culturale del nostro territorio. In questo contesto spiccano le due coproduzioni con il Katona di Budapest per Hedda Gabler e con l’Odéon di Parigi per Une mort dans la famille, spettacolo scritto e diretto da Alexander Zeldin.

Su questo fronte continua a svolgere un ruolo determinante Torinodanza Festival, organizzato dal TST, che a inizio stagione presenterà i migliori coreografi e le più affermate compagnie provenienti da quattro diversi continenti. Lo Stabile continua ad essere l’unico teatro italiano a far parte del network mitos21, che riunisce il gotha dei teatri europei, mentre Torinodanza fa parte, come unico partner d’Italia, del progetto quadriennale Big Pulse Dance Alliance (BPDA) che riunisce 12 istituzioni di danza e festival europei.

Una delle priorità del Teatro Stabile Torino è quella di garantire l’abbattimento delle barriere di accesso alle sue attività e proprio in quest’ottica si rinnova la collaborazione con la Fondazione CRT per l’abbonamento Un posto per tutti, iniziativa unica nel panorama nazionale che offre 1.000 abbonamenti a cittadini a basso reddito, per avvicinare al teatro nuovi spettatori, e con la Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha individuato nello Stabile un partner strategico per la propria Missione Partecipazione dell’obiettivo Cultura, e che, grazie al bando Switch, ha permesso di implementare i nostri interventi a favore della piena accessibilità delle nostre sale.

L’attività dello Stabile è resa possibile grazie al prezioso supporto dei Soci Aderenti – Città di Torino, Regione Piemonte, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Città di Moncalieri (sostenitore) – e del Ministero della Cultura che sostengono con partecipazione convinta le nostre attività.

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