Chiese a porte aperte si “avvicina” a Torino e diventa for all

Compie 5 anni il progetto “Chiese a porte aperte” che si arricchisce di un nuovo bene: la Chiesa di San Sebastiano a Pecetto, il più vicino a Torino tra i 35 beni accessibili tramite l’omonima app.

“Chiese a porte aperte” – iniziativa ideata e sostenuta da Fondazione CRT e Consulta Regionale per i Beni Culturali ecclesiastici, con il contributo della Regione Piemonte e dei proprietari dei beni e sotto l’alta sorveglianza delle Soprintendenze competenti per territorio – è una modalità tecnologica innovativa, unica in Europa, sviluppata nell’ambito del progetto Città e Cattedrali, ideato e sostenuto dalla Fondazione CRT con le Diocesi del Piemonte e della Valle d’Aosta, per ampliare le opportunità di accesso alle numerose testimonianze d’arte sacra del Paese.

“Chiese a porte aperte è un prezioso alleato della cultura, perché la ‘chiave’ delle nuove tecnologie rende accessibile a tutti la grande bellezza dei luoghi d’arte, rafforzando il legame tra persone, comunità, territori. Per Fondazione CRT, che tutela e valorizza il patrimonio artistico e ambientale, questo progetto, unico in Europa, è una scommessa vinta: il successo di questi primi cinque anni testimonia una buona pratica che, partendo da Torino e dal Piemonte, è oggi replicabile in altre regioni d’Italia”, afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia

 

La Chiesa di San Sebastiano a Pecetto, Diocesi di Torino ( sec. XV )

La chiesa di San Sebastiano è situata all’estremità meridionale dell’abitato di Pecetto, a fianco del cimitero. La primitiva edificazione romanica è stata sostituita da quella di metà Quattrocento che tutt’oggi è possibile ammirare. La facciata principale è in corsi di mattoni a vista ed intorno al portale d’accesso si trova una cornice in cotto.

L’interno, illuminato da due rosoni, è scandito da pilastri che sostengono le volte a crociera e si conclude con un’abside quadrata che conserva ancora l’originaria pavimentazione.

Gli affreschi ricoprono molta parte della superficie muraria e si legano a diverse campagne decorative. Tra le molte scene affrescate, sono di particolare pregio la volta del presbiterio con il Martirio di san Sebastiano (1440-1450), opera di Guglielmetto Fantini, pittore afferente all’ambito di Giacomo Jaquerio, e la grande Crocifissione dipinta sulla parete di fondo, firmata da Antonius de Manzaniis a fine Quattrocento. Nella prima cappella a destra, dedicata ai santi Lorenzo e Stefano, primi due martiri del cristianesimo, si trovano tre registri sovrapposti con la Lapidazione di santo Stefano, il Martirio di san Lorenzo e la sua Flagellazione alla colonna, datati tra il 1460 ed il 1470. Nella seconda cappella lo pseudo Jacopino Longo ha affrescato la leggenda medievale legata ai pellegrini di San Domingo de la Calzada, mentre in controfacciata Jacopino Longo nel 1508 ha dipinto una mirabile Natività.

 

Come funziona: Dopo aver scaricato sul proprio smartphone l’applicazione “Chiese a porte aperte”, sia per Ios sia per Android, è sufficiente registrarsi e prenotare la visita gratuita. Il visitatore, giunto davanti al bene nell’orario di visita selezionato, inquadrerà il QR code e la porta si aprirà automaticamente. Accedendo all’interno delle chiese, il visitatore può avviare un sistema narrativo multimediale. Il racconto, che fornisce le informazioni storico-artistico e devozionali del bene culturale ecclesiastico, è valorizzato, oltre che dalla voce narrante, da musiche diffuse e da una regia di luci direzionali. “Chiese a porte aperte” propone, in tal senso, un percorso di realtà narrata che permette di comprendere il patrimonio culturale e i contenuti della fede, attraverso un’attenta operazione di storytelling.

 

Chiese a porte aperte For all: il progetto fa un ulteriore passo verso l’apertura a tutti

Il progetto “Chiese a porte aperte” si è evoluto verso una sempre maggiore accessibilità, con particolare attenzione alle capacità sensoriali e cognitive dei visitatori. Sono stati realizzati pannelli visivo-tattili multisensoriali posizionati all’ingresso delle chiese, riproduzioni tattili, QR Code che permettono di azionare contributi audio-video in LIS, cartoline accessibili e le riproduzioni in formato jpg di opere d’arte e architetture del sistema “Chiese a porte aperte” scaricabili dal portale www.cittaecattedrali.it.