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Il ruolo di Fondazione CRT
Fondazione CRT, partner strategico della Rete Italiana di Cultura Popolare dal 2004, ha contribuito in modo determinante al consolidamento e alla diffusione del modello delle Portinerie di Comunità. “Vent’anni di collaborazione tra Fondazione CRT e la Rete raccontano un percorso straordinario nel segno della solidarietà, dell’inclusione e dell’innovazione sociale”, sottolinea la Presidente della Fondazione CRT Anna Maria Poggi. La Fondazione in questi anni ha sostenuto economicamente la Rete Italiana di Cultura Popolare permettendo la realizzazione di progetti con la vocazione “di ridefinire il concetto di comunità e di rispondere ai bisogni concreti del territorio”, tra cui anche le Portinerie. È importante sottolineare, tuttavia, che in questi anni “la Fondazione CRT non ha avuto semplicemente il ruolo di sostenitore, ma di vero e proprio partner strategico”, evidenzia Poggi. Come racconta in questo episodio di Intrecci Stefania Coni, che è responsabile delle attività internazionali della Fondazione e che siede anche nel Direttivo della Rete, il supporto ha assunto nel corso degli anni diverse forme: “mettiamo a disposizione le nostre reti, i nostri network, valorizzando le iniziative che la Rete porta avanti anche in contesti internazionali”. Da questo confronto con la dimensione europea è nata, per esempio, anche l’idea del social franchising: attraverso questo processo – come approfondiamo nel podcast – la Rete Italiana di Cultura Popolare intende favorire la diffusione del modello delle Portinerie garantendo determinati standard qualitativi, attraverso percorsi di formazione, monitoraggio e coordinamento garantiti dalla Rete stessa.
Le Portinerie oggi: un modello di prossimità e fiducia

Ne parlano Antonio Damasco di Rete Italiana di Cultura Popolare, Stefania Coni di Fondazione CRT e Valeria Ardissone, abitante della Portineria di Pont Canavese, nel settimo episodio di Intrecci, il podcast realizzato da Percorsi di secondo welfare con il supporto di ACRI e scritto da Giulia Greppi ed Elisabetta Cibinel. Buon ascolto!
