Gert-Jan, 40 anni, si muove di nuovo a 11 anni dall’incidente che gli ha paralizzato gambe e braccia, perché ora il suo cervello può dialogare direttamente con la parte del midollo spinale che controlla il movimento, tanto da permettergli di stare in piedi e camminare in modo naturale.
A rendere possibile questo risultato è stata la tecnica rivoluzionaria sviluppata dagli scienziati Grégoire Courtine, professore e neuroscienziato all’EPFL (École Polytechnique Fédérale de Lausanne) e da Jocelyne Bloch, neurochirurga e professoressa al CHUV (Centre Hospitalier Universitaire Vaudois): ovvero la stimolazione elettrica per riattivare i neuroni spinali grazie a impianti sofisticati controllati da un software di intelligenza artificiale.
Una nuova frontiera nel campo della riabilitazione descritta sulla rivista Nature e presentata per la prima volta in Italia lo scorso 4 novembre al Politecnico di Torino grazie alla Fondazione CRT, che ha giocato l’importante ruolo di facilitare connessioni tra i due scienziati e il mondo scientifico, istituzionale e produttivo italiano.
Un traguardo innovativo per la terapia delle lesioni del midollo spinale e anche per la cura di altri tipi di condizioni neurologiche.