Una tecnica “rivoluzionaria” per le lesioni del midollo spinale

Michel Roccati è il primo paziente, nonché unico italiano, ad aver partecipato alla sperimentazione della tecnica rivoluzionaria sviluppata dagli scienziati Grégoire Courtine, professore e neuroscienziato all’EPFL (École Polytechnique Fédérale de Lausanne) e da Jocelyne Bloch, neurochirurga e professoressa al CHUV (Centre Hospitalier Universitaire Vaudois): ovvero la stimolazione elettrica per riattivare i neuroni spinali grazie a impianti sofisticati controllati da un software di intelligenza artificiale.

Questi impianti possono stimolare la regione del midollo spinale che attiva i muscoli del tronco e delle gambe. Grazie a questa nuova tecnologia, tre pazienti con lesione completa del midollo spinale hanno potuto camminare di nuovo anche fuori dal laboratorio. Tra loro Roccati.

La sua testimonianza e i sorprendenti risultati di questo pionieristico sistema – che grazie a degli elettrodi nell’addome gli ha permesso di alzarsi dalla carrozzina – sono stati presentati al Politecnico di Torino nel corso della conferenza scientifica “Implanted neurotechnologies for people with spinal cord injury” sostenuta dalla Fondazione CRT.

Una conquista e una nuova speranza per la terapia delle lesioni del midollo spinale e anche per la cura di altri tipi di condizioni neurologiche.