Festival dell’Accoglienza

È ufficialmente iniziata la quinta edizione del Festival dell’Accoglienza che da oggi, 16 settembre, torna a Torino per stimolare una comprensione sempre più profonda e articolata di cosa significhi realmente “accogliere” nel nostro tempo.

Presentata questa mattina insieme ai promotori Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino e Associazione Generazioni Migranti e alla presidente della Fondazione CRT Anna Maria Poggi – tra i sostenitori dell’iniziativa -, la quinta edizione del Festival ‘La speranza è una radice’ si propone come un invito a indagare i temi della comunità, della mobilità umana e della multiculturalità attraverso oltre 100 eventi fino al 31 ottobre.

Il tema della speranza, fil rouge dell’edizione 2025, sarà declinato attraverso un fittissimo palinsesto – tra cui incontri e dibattiti, spettacoli teatrali e musicali, laboratori, proiezioni cinematografiche, mostre fotografiche, presentazioni di libri, focus ed eventi per i giovani, realtà accoglienti torinesi e appuntamenti dedicati alla spiritualità – per stimolare punti di vista differenti, favorire nuovi incontri e approfondire i temi legati alla mobilità umana in Italia e nel mondo. Tra gli oltre 150 ospiti: Abderrahmane Amajou, Tana Anglana, Enzo Bianchi, Mario Brunello, Fabio Geda,  mons. Alessandro Giraudo, Espérance Hakuzwimana, Luciana Littizzetto, Hanane Makhloufi, Stefano Mancuso, Walter Rolfo, Paolo Rumiz, Mario Salomone, Lorenzo Trucco, Ezio Valfré Hernández, Gustavo Zagrebelsky, card. Matteo Maria Zuppi.

A dare il via alla quinta edizione sarà il concerto da camera “L’arte di accordare il mondo” con 9 musicisti provenienti da diversi Paesi del mondo, tutti studenti del Conservatorio ‘G. Verdi’ di Torino, che si esibiranno nella Chiesa della Madonna del Carmine la sera del 18 settembre 2025. Ancora nella centralissima chiesa juvarriana il tradizionale appuntamento del 5 ottobre con i cori delle comunità etniche dell’Arcidiocesi di Torino e una tappa del tour europeo del progetto M.U.S.I.C. – Magical Urban Sounds In Connection” in arrivo dalla Romania il 6 ottobre.

La musica sarà di nuovo protagonista negli appuntamenti organizzati con BabelebaB – Festival dei cori interculturali (26, 27 e 28 settembre 2025) all’insegna della coralità come strumento di accoglienza e, ancora, l’attesissimo “Concerto per piante e violoncello”, che il 16 ottobre alle 20.30 vedrà sul palco delle Fonderie Limone di Moncalieri il rinomato violoncellista Mario Brunello, affiancato dallo scrittore e botanico Stefano Mancuso. 

La ricerca della pace e della speranza saranno al centro di numerosi eventi: dall’appuntamento di venerdì 19 settembre alle ore 18 al Sermig – a cura del Festival della Missione – con il card. Matteo Maria Zuppi e Dario Fabbri su come costruire la pace in tempi di guerra, all’incontro intitolato “La speranza oltre le sbarre” al Museo del Carcere “Le Nuove”, in collaborazione con Festival LiberAzioni (23 ottobre ore 17.30), per sentire le voci di chi ha vissuto l’esperienza del carcere e delle realtà che le ascoltano e le accompagnano per creare possibilità di futuro.

Largo spazio sarà dedicato agli approfondimenti rivolti alle storie di frontiera e alle esperienze di migrazione, come nell’importante appuntamento del 29 ottobre con Tareke Brhane, Mattia Ferrari, Laura Fusca, Debora Mazzarelli, Manuelita Scigliano e Lorenzo Trucco sul dramma dei “Corpi senza nome” dei migranti, lungo le rotte del mare e dei confini terrestri. Il Festival sarà inoltre un’occasione per accendere i riflettori sul Congo, con un confronto tra voci del giornalismo, della cooperazione internazionale, della missione e dell’attivismo, in programma il 30 ottobre e realizzato in collaborazione con il Festival della Missione. Lo stesso giorno verrà dedicato anche al disagio mentale giovanile in un panel con rappresentanti delle istituzioni, associazioni e giuristi. Non mancherà anche quest’anno un focus sui decreti sicurezza che verranno approfonditi in un panel in programma il 13 ottobre in cui interverranno, tra gli altri, Mons. Giancarlo Perego e Gustavo Zagrebelsky.

Come ogni anno, non mancherà infine la rassegna cinematografica che animerà il Giardino della Magnolia (in via Cottolengo 24/A) in cui si proietteranno 3 dei 10 titoli, tra film e documentari sui temi del viaggio, dei confini, dell’accoglienza e dell’inclusione, a partire da “The Old Oak” di Ken Loach (Francia 2023, 113’) in programma il 23 settembre alle ore 20.30.
Un ricco calendario di iniziative che non si svolgeranno solo a Torino, ma che coinvolgeranno anche altri Comuni piemontesi tra cui Moncalieri, Pianezza, Piobesi, Chieri, Asti, Alessandria, Bra, Cuneo, Ivrea e Vercelli: un bel risultato del Coordinamento delle Migrantes del Piemonte e della Valle d’Aosta.
Il Festival sarà anche l’occasione per preparare i 100 anni di presenza a Torino della comunità cinese, che si festeggeranno nel 2026, con due appuntamenti legati alla Festa della Luna tra fine settembre e inizio ottobre, e i 30 anni dalla nascita della Comunità cattolica brasiliana